La partecipazione alla rassegna corale “Il Cimento dell’Armonia” premio Lamberto Pietropoli tenutasi a Scanno è stata la mia seconda trasferta fuori regione (dopo SPoltore e SCanno propongo di continuare con l’ordine alfabetico decrescente e passare a SAlerno). Se a Spoltore ho capito che si può salire su un palco senza timore anche essendo dilettanti, a Scanno (dopo essermi sciroppata tutti, dico tutti, gli 11 cori che cantavano) ho capito che:
Meglio avere un maestro con la diamonica che col diapason; se non si ha il privilegio di avere un maestro giovanile se non giovane, meglio avere una donna a dirigere che un uomo; in assoluto, è una gran fortuna avere Dodo con noi.
Il maestro è un musicista che suona quello strumento meraviglioso ed unico che è un coro: tanto più docile lo strumento (a tal riguardo meglio la caciara malleabile che l’ingessatura rigida) tanto più fantasioso ed energico il maestro, tanto migliore
può essere il risultato.
Ho visto maestri giovani spenti e maestri molto maturi spentissimi…L’età dei cantori non è indifferente: al di là della bravura ed armonia del Cantering (il miglior coro, più gradevole del coro ANA Roma, unico competitor), le voci dei giovani sono più belle, piene, potenti: non c’è storia. Grande idea il Cantering! E poi: nel nostro essere diversamente giovani, conserviamo almeno un po’ di verticalità nella Collina che ci giova!
Ascoltando il concerto del coro ANA Roma, con la presentazione di ciascun pezzo associato ad un aspetto della storia del coro, mi è parso di incontrare Lamberto Pietropoli ed ho intuito che, grazie alla famiglia Versino (tutta: padre madre e 2 figli), siamo suoi nipoti. Il nipotino sfigato, chiaro, rispetto al Cantering ma possiamo pur sempre vantare sangue pietropolino: lo stile con cui siamo condotti al canto corale dal maestro Versino viene da là, dal prof. di educazione
fisica del Polesine trasferito a Roma.Ascoltando Bepi De Marsi, ho deciso che poeti della musica come lui sono più godibili per quel che hanno regalato al mondo scrivendo che per l’arte oratoria che li caratterizza.
Due pattinatori che danzano sulle note di Benia Calastoria sono stati un bellissimo quadro evocativo della storia di Cynthia e Riccardo (gli ideatori della rassegna): ci hanno invitato ad un evento davvero speciale in cui le loro passioni hanno creato un’occasione d’incontro tra persone, di scambio tra cori, di divertimento per tutti, di canto e spettacolo per il paese di Scanno, di scoperta di personaggi passati e presenti.
Per ciascuna di queste cose dico GRAZIE a tutte e tutti, ognuno per il suo contributo.
Marta